di Ludovico Polastri
Nel medioevo, il fatto dell’interruzione volontaria della propria vita per entrare nella morte scegliendo il tempo ed il modo era chiamato “sui homicida” o anche “ipsius homicidium”. E’ stato l’abate francese Defontaines ad utilizzare per la prima volta la parola suicidio, dal latino “se coedes” ed inserirla del Dictionaire de l’Academie. Nella cultura occidentale cristiana, dove Dio è vittorioso sulla morte, è principio indiscutibile che la vita deve essere venerata come valore primario, mentre invece la condotta suicida è sempre immorale e giustificata solo dalla nevrosi o dalla sofferenza mentale. Questo concetto, espresso dall’ Avv. Bacchiega nel suo libro “lineamenti di storia delle religioni” è perfettamente calzante con il caso di Eluana Englaro che, grazie alla caparbietà ed al coraggio di suo padre che vuole rispettare la volontà espressa verbalmente ma purtroppo non scritta di darsi la morte, dovrà avere ancora strascichi anche politici oltre che etici e morali. Il caso di Eluana riguarda più di 3.000 famiglie che devono sopportare il peso morale ed economico di propri congiunti che clinicamente sono morti. La concezione di morte nel nostro tempo sta assumendo una valenza medica che va al di là della morte cerebrale. Ormai diversi medici, portroppo tutti esteri, ritengono che si debba parlare di morte quando l’individuo non ha più la speranza di riacquistare la coscienza di esistere. E questo è uno di questi casi. Ma nonostante ciò la chiesa cattolica si oppone strenuamente come baluardo moralistico e di tutela della vita. Proprio coloro che hanno mandato al rogo migliaia di persone e che si sono macchiati di pedofilia osano fare la ramanzina a questo padre. Si vergognino. Questi fatti hanno le radici nel concetto di sacro, la cui parola richiama il concetto di separazione. Nel momento in cui si sono affermate le religioni monoteistiche l’uomo ha messo al di fuori di sè il sistema di riferimento che lo legava ai principi naturali. Ha abdicato a favore di terzi, ovvero i rappresentati religiosi che fanno da madiatori con quello che dio avrebbe detto. L’uomo comune ha perso la propria indipendenza ed è diventato succube di gente che si arroga il diritto di interpretare fatti morali ed immorali, di separare il giusto dall’ingiusto. L’uomo è l’unico responsabile della propria vita e nessuno deve dirgli come disporne. Tenetelo sempre presente prima che sia troppo tardi e ci sia un Bagnasco, padre di nessun figlio, che decide al posto vostro o lo faccia tramite una pletora di politicanti ossequiosi.
Questi impostori che si sono appropriati della chiesa di Cristo ( chiesa syn-odos )in modo assolutamente abusivo e piramidale, sono la rovina della più genuina umanità e un freno all’evoluzione della coscienza umana.
Non capisco come sia possibile che i cristiani non si accorgono di essere schiavi di uomini che hanno la presunzione, pur essendo celibi e astinenti, di decidere quale indirizzo si debba darer alla proria vita.
Il caso di Eluana mi induce ad una riflessione dolorosa: Immaginiamo a quale livello di profondità si sono radicate in noi le persuasioni occulte di una istituzione che si serve della paura dell’inferno e del demonio, ormai radicata nella coscienza umana, per poter determinare la vita di chiunque, contravvenendo al principio di autodeterminazione della propria vita che ogni individuo reca scolpito nella propria coscienza, questo sì, dono del Creatore. Gesù Cristo ha liberato l’uomo dai vncoli della tirannide religiosa e gli uomini religiosi, autoreferenziatisi, nel tempo, come intermediari di Dio, hanno riavvolto le catene nella mente dell’uomo liberato da Dio.
Verogna,sì. Vergogna. la chiesa cattolica è l’espressione della più grave disumanità che il mondo abbia mai conosciuto, tale da far impallidire le maggiori espressioni di assolutismo che il novecento ci ha consegnato.
Dietro alla vita legata a un filo elettrico c’èuna lobby che ricava lauti guadagni.Il DIO GUADAGNO ormai è diventato il nostro Dio.Conosco una familia a Ferrara che ha da 6 anni un loro caro cheviene accudito come una pianta.Questa è una vita contro-natura.
Trovo enormemente interessante il vostro sito di antropologia religiosa e gliargomenti dai vostri esperti trattati, in particolar modo l’avvocato Bacchiega che colgo l’occasione per esternargli la mia personale stima. Vi seguirò assiduamente.
SANDRO
Ho fatto il testamento biologico perchè non voglio vivere intubato,ma ora i nuovi carnefici affascinati da lunghi comi annosi ,perche una volta si diceva finche c’è vita c’è speranza ,ma non per il povero collegato a un filo elettrico…..ma per le Lobby legate a filo doppio al business industria medicale ,che ricava lauti introiti dai disgraziati in coma.Se questa è carità cristiana……..
Quello che mi da fastidio e che nonostante gli sforzi fatti non riesco a capire, è come tantissima,troppa gente,possa ancora andare dietro alle idee religiose e a istituzioni come la chiesa. Ma non si accorgono dell’immensa stupidità e a mio avviso,cattiveria che c’è dietro?? Siamo tutti una manica di cretini?? Perchè è questo che io noto sopprattutto in questa Italia. Fortunatamente sono un’Atea convinta.E fortunatamente mi considero abbastanza intelligente da rispondere adeguatamente alle folli idee propinatemi dai credenti.
E per quanto riguarda questo caso in particolare,è ASSURDO che qualcuno decida cosa fare della nostra vita.IO e solo IO decido.Anche se io fossi perfettamente sano e decidessi per motivi MIEI di voler far terminare la mia vita (con questo non intendo dire di lasciare persone mentalmente malate in balia di se stesse), ho il pieno diritto di farlo. é una vergogna che il signor Englaro sia stato accusato di omicidio (per fortuna ora non più). Mi vergogno del mio paese,della mia giustizia e di tutte le persone che erano d’accordo. Non mi dilungo ulteriormente perchè su certi argomenti scriverei per ore. (:
Alice, 17.